Campi di albicocche venostane e di lamponi a Prato allo Stelvio
L’albicocca della Val Venosta, maturata in montagna
Le dolci albicocche dal colore giallo-arancio trovano in Val Venosta un terreno eccezionale. Grazie all’elevata escursione termica e alle scarse precipitazioni, questo frutto, che fu importato in questa zona in tempi antichi, cresce e matura tra i 500 e i 1000 metri di altitudine in tutta tranquillità. In questo modo l'albicocca venostana ottiene dimensione, consistenza e soprattutto gusto ottimali.
Le albicocche della Val Venosta possono essere anche tanto gustose, ma come ogni prodotto naturale sono di breve durata. Per questo gli uomini da sempre si sono ingegnati a trovare le migliori forme di conservazione. E ancora oggi con le albicocche della Val Venosta si fanno marmellata, nettare di albicocca o albicocche sciroppate. Fresche, in agosto, rimangono però insuperabili. Per la loro polpa dolce e succosa, sono, in questa stagione, sicuramente il frutto più richiesto dell’Alto Adige occidentale. Che piacere allora, che facciano anche molto bene alla salute per il loro alto contenuto di betacarotene. Questo vale tra l’altro anche per i dolci lamponi che, adatti anche per la produzione di liquori, crescono in tutta la Val Venosta su spinosi cespugli, alti anche due metri.