Il fenomeno delle coppelle si presenta oggi diffuso in tutto il mondo e misterioso come i menhir e le incisioni rupestri. Anche sul Monte Sole tra Castelbello e Coldrano e in Val Martello troviamo numerose coppelle. Si tratta di incavi di diversa grandezza creati dalla mano dell'uomo sulla superficie di sassi e rocce. Le si trova isolate o a gruppi, di solito su vecchi tracci tracciati e corsi d'acqua e spesso in luoghi esposti. L'inizio della produzione di coppelle nell'arco alpino, provato da un punto di vista archeologico, risale all'età neolitica (eventualmente addirittura fino al mesolitico). Anche nell'età del bronzo si produssero spesso delle coppelle. Sembra che verso la fine dell'età del ferro questa produzione lentamente si sia avviato a scomparire. Solo nel tardo alto medioevo, quando il cristianesimo era già ben sviluppato, questa pratica prese nuove vigore, per avere poi un secondo periodo di fioritura nel tardo medioevo e scomparire definitivamente all'inizio del 18° secolo. Diverse sono le forme delle coppelle: cavità coniche scolpite di diametro da 3 a 5 cm e di profondità di 2 a 4 cm, scanalatura, canaletti, croci e quadrilateri magici. Si discute ancora molto sulla loro funzione e sul loro utilizzo. Si pensa a piccole patere, a mappe stellari, a luoghi di culto per il sole, per gli sciamani e per la fertilità a un tipo di pitture rupestri o a segnavia. Forse lo scopo di queste incisioni era unicamente quello di ricavare un pò di polvere di pietra attribuendole poi effetti magici e curativi? Oppure queste coppelle (riutilizzate) dovevano soltanto tener lontano dalle porte delle case medioevali le streghe?
Sulla strada statale della Val Venosta fino a Laces.